Il Boom dei Libri AI: Tra Comodità e Pericoli
Negli ultimi sei mesi, Amazon ha registrato un aumento del 300% di pubblicazioni autonome dedicate alla sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). La particolarità? Molti di questi testi sono interamente generati da chatbot avanzati come ChatGPT-5 o Gemini Ultra, spesso privi di revisione da parte di medici o psicologi.
Secondo un’indagine del Centro Italiano di Bioetica Digitale, il 45% di questi libri contiene consigli potenzialmente dannosi, come suggerimenti dietetici non scientifici o tecniche di autogestione del disturbo basate su “ricerche inesistenti”.
Dott. Elena Marchetti, neuropsichiatra infantile (Torino):
“L’ADHD è un disturbo complesso che richiede diagnosi personalizzate. Consigli generici, specie se scritti da algoritmi, rischiano di banalizzare la condizione e spingere a terapie fai-da-te pericolose.”
Casi Pratici: Dai Consigli Errati alle False Speranze
Tra i titoli più controversi spiccano:
- “Guida Definitiva all’ADHD in 7 Giorni” (prezzo: €14,99), che promette “soluzioni immediate” attraverso esercizi di respirazione non validati.
- “La Rivoluzione AI per la Tua Mente”, un manuale che suggerisce di sostituire i farmaci con integratori acquistabili tramite link affiliati.
Un’analisi condotta dall’Università di Bologna ha evidenziato che il 70% di questi contenuti:
- Riporta studi scientifici inesistenti o datati.
- Utilizza un linguaggio allarmistico per spingere all’acquisto di prodotti correlati.
Amazon e il Dilemma della Moderazione
Nonostante le politiche di Amazon contro la disinformazione medica, il sistema di controllo automatizzato “Content Safety Bot” sembra inefficace. Motivo? Gli algoritmi faticano a distinguere tra:
- Libri scritti da professionisti certificati.
- Contenuti generati da AI che imitano tono e struttura di testi accademici.
Giorgio Bianchi, giornalista investigativo (Focus Tech):
“Amazon rimuove i libri segnalati, ma è un gioco al gatto col topo: nuovi account e titoli riappaiono in poche ore, sfruttando vuoti normativi.”
Le Reazioni in Italia: Istituzioni e Associazioni in Campo
L’Istituto Superiore di Sanità ha avviato un tavolo di lavoro con l’AGCOM per proporre regole più stringenti sulla vendita di contenuti medici generati da AI. Intanto, l’Associazione Italiana ADHD ha lanciato una campagna social con l’hashtag #NoFakeADHD, invitando i cittadini a segnalare testi sospetti.
Cosa possono fare i consumatori?
- Verificare sempre le credenziali dell’autore (assente nel 90% dei casi analizzati).
- Cercare il bollino “Contenuto Verificato” rilasciato da enti come l’AIFA.
- Privilegiare fonti certificate come il portale del Ministero della Salute.
Il Dibattito Etico: Dove Deve Fermarsi l’AI?
Il caso solleva domande cruciali sull’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti sensibili:
- Responsabilità legale: Chi risponde se un lettore segue consigli errati? L’autore (inesistente), Amazon, o chi ha addestrato l’AI?
- Etica del profitto: Piattaforme come Amazon guadagnano dal 15-30% su ogni vendita. È accettabile monetizzare su rischi per la salute pubblica?
Prof. Laura Conti, giurista (Sapienza Università di Roma):
“Serve una direttiva europea che classifichi i contenuti medici generati da AI come ‘alto rischio’, obbligando a verifiche obbligatorie prima della pubblicazione.”